L’estinzione degli insetti danneggerà l’uomo
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Le attività dell'uomo stanno provocando l'estinzione di insetti indispensabili: 30 scienziati suggeriscono 9 linee guida.
Il tasso di estinzione degli insetti sta crescendo a velocità vertiginosa e la scomparsa di molti esemplari potrebbe minare alla stessa sopravvivenza dell’uomo. È quanto sostengono 30 scienziati mondiali, i quali hanno deciso di proporre delle linee guida per proteggere le specie più a rischio.
Le attività dell’uomo, in particolare l’uso di pesticidi, l’inquinamento ambientale e la deforestazione, stanno influenzando negativamente la vita di molti insetti. Secondo Matt Hill, docente presso l’Università di Huddersfield, sarebbe seriamente compromessa la sopravvivenza di macro-invertebrati, come scarafaggi, libellule, api, vermi e molto altro ancora. Tutte specie necessarie per il corretto funzionamento degli ecosistemi:
Forniscono cibo per altri animali e hanno anche un ruolo significativo nella depurazione delle acque potabili, rappresentano quindi un componente indispensabile per la biodiversità.
I cali più significativi si registrano nel Regno Unito, in Colombia, in Finlandia, in Sudafrica e in molte nazioni europee. A influenzare maggiormente la loro distribuzione sono le pratiche non sostenibili di alcuni tipi di agricoltura, in particolare le coltivazioni che fanno ampio ricorso a pesticidi e fertilizzanti di origine chimica. La scomparsa degli insetti avviene sia per via diretta, ovvero con il contatto con queste sostanze, che indirettamente con la contaminazione del suolo e delle vegetazioni.
Per limitare questo processo, gli esperti hanno fornito 9 linee guida che tutte le persone comuni dovrebbero osservare:
- Tagliare con meno frequenza il prato, affinché questi insetti possano avere una fonte di nutrimento;
- Piantare vegetazione nativa del luogo, necessaria alla sopravvivenza degli insetti locali;
- Evitare pesticidi almeno nei giardini privati, preferendo soluzione organiche;
- Evitare la rimozione di vecchi alberi o tronchi, poiché ospitano moltissimi insetti;
- Costruire dei ripari, ad esempio degli alveari di cartone o legno, affinché questi esemplari possano approfittare di zone sicure;
- Ridurre il proprio impatto sulla produzione di CO2;
- Supportare le organizzazioni di tutela attive sul territorio;
- Non importare o rilasciare in natura animali non autoctoni, che potrebbero danneggiare le popolazioni di insetti;
- Essere più consapevoli dell’esistenza degli insetti, evitando pratiche quotidiane che potrebbero danneggiarli.
Fonte: Science Daily