Coronavirus e clima: si diffonde di più con freddo e bassa umidità
Fonte immagine: Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Uno studio italiano rafforza la tesi di una correlazione tra clima e Coronavirus, ideali secondo la ricerca le temperature molto basse e la poca umidità.
Il clima potrebbe essere un fattore chiave in relazione alla diffusione del Coronavirus. A sostenerlo uno studio della Università degli Studi di Milano, realizzato utilizzando i dati raccolti dalla Johns Hopkins University (Baltimora, Maryland – USA). Secondo i ricercatori italiani il virus si diffonderebbe con maggiore rapidità in presenza di particolari condizioni quali freddo e bassa umidità. A condurre lo studio i docenti Francesco Ficetola e Diego Rubolini.
Sfruttando i dati messi a disposizione dall’istituto statunitense in merito ai casi giornalieri di Coronavirus (Covid-19) nel mondo, i ricercatori italiani hanno tratto un tasso di crescita relativo a oltre 100 nazioni. Si tratta di un valore che indica quanto velocemente si diffonde il virus prima dell’adozione di misure contenitive da parte dei governi.
Confrontando il tasso di crescita con fattori climatici quali temperatura e umidità, i ricercatori hanno riscontrato forti associazioni tra diffusione del Coronavirus e determinate condizioni ambientali. In particolare con temperature vicine ai 5 gradi e un tasso di umidità medio-basso. Secondo tali indicazioni, in assenza di misure contenitive da parte dei governi i prossimi mesi si riveleranno critici per aree come l’America del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Sud Africa. Hanno concluso i due ricercatori:
Questo studio contribuisce ad approfondire le nostre conoscenze su COVID-19, purtroppo ancora troppo limitate data la velocità a cui il virus si sta diffondendo su scala globale.
Fonte: Università di Milano