Coronavirus Cina: cos’è, sintomi e come evitare il contagio
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Appare in Cina un nuovo e pericoloso coronavirus, dagli effetti simili alla SARS: ecco cosa è, come avviene il contagio e quali sono i sintomi.
La notizia dell’apparizione in Cina di un nuovo e misterioso virus, capace di causare polmoniti anche letali, sta comprensibilmente preoccupando il mondo intero. Isolato per la prima volta nella cittadina di Wuhan, nella provincia di Hubei, questo agente patogeno apparterrebbe alla famiglia dei coronavirus. Ma quali sono le sue caratteristiche, quali i sintomi e come evitare il contagio?
Prima di cominciare, è bene sottolineare come la famiglia dei coronavirus comprenda esemplari tra i più variegati, tra i più innocui – in grado di produrre sintomi del tutto simili a un raffreddore – ai più gravi, come la temuta SARS. Al momento non si rilevano eccessive preoccupazioni per l’Europa: in caso di dubbi è sempre necessario chiedere un parere al proprio medico o all’infettivologo di fiducia.
Coronavirus Cina: origine e caratteristiche

Per Coronavirus si intende genericamente un genere di virus a RNA positivo, appartenenti alla famiglia dei Coronaviridae, nell’ordine dei Nidovirales. Il nome deriva dalla struttura tipica di questi virus: di dimensioni decisamente ridotte, di circa 80-160 nm, presentano una forma a corona, dove si evidenziano al microscopio elettronico di caratteristici spike. Si tratta di un genere molto variegato: al suo interno appartengono esemplari pressoché innocui, capaci di determinare dei sintomi analoghi al raffreddore, e altri più pericolosi come quelli che hanno determinato la diffusione della SARS a partire dal 2003.
Il coronavirus cinese è stato isolato nel gennaio del 2020 nella città di Wuhan, nelle aree più centrali della nazione, ed è stato ribattezzato con il codice 2019-n-CoV. Il virus è stato individuato per la prima volta su persone che avevano frequentato il mercato ittico della cittadina durante le ultime settimane del 2019, considerato come questo luogo di scambi e di commercio sia chiuso dallo scorso primo gennaio. A seguito del primo ricovero, e della conseguente segnalazione all’Organizzazione Mondiale della Sanità, parte della sequenza genomica è stata resa pubblica dalle stesse autorità cinesi.
Da quanto si apprende, il virus avrebbe delle caratteristiche molto simili a quello della SARS, sebbene la sua pericolosità sia considerata lievemente minore. In attesa di nuovi studi e conferme, si ipotizza che il pericoloso agente sia passato all’uomo tramite animali da allevamento, anche se vari scienziati di fama internazionale sostengono non si possa escludere un trasmissione anche da uomo a uomo.
Al momento, tutte le persone contagiate pare abbiano avuto contatti proprio con il mercato del pesce di Wuhan. Si registrano alcuni pazienti anche fuori dai confini della Cina, ad esempio con un caso sia negli USA che in Australia, probabilmente contagiati prima della loro partenza dal Paese asiatico. Al 21 gennaio 2019, il coronavirus ha provocato la morte di 9 pazienti e il contagio di qualche centinaia di persone, sebbene il numero degli effettivi infetti non sia noto con certezza.
Coronavirus Cina: sintomi e modalità di contagio

I sintomi dell’infezione da coronavirus cinese sono molto vari, anche se ricordano da molto vicino quelli che caratterizzano la SARS. A pochi giorni dall’esposizione alla contaminazione, insorgono segni come tosse, mal di gola, febbre alta e forti difficoltà respiratorie, per poi sviluppare pesanti polmoniti, alcune delle quali letali. L’infezione richiede il ricovero ospedaliero immediato, con isolamento del paziente, così come le stesse autorità cinesi hanno sottolineato.
Per quanto riguarda l’universo dei coronavirus, di norma le fonti di contagio più frequenti sono rappresentate dagli animali da allevamento. La gran parte dei coronavirus a oggi noti, infatti, tende a colpire più l’organismo animale rispetto a quello umano. Oltre alla convivenza con animali infetti, in questa fase non è facile stabilire con certezza se il contagio possa avvenire anche tra uomo a uomo, anche se se la modalità è considerata probabile da esperti di fama internazionale.
La trasmissione può avvenire tramite la frequentazione di aree dove il virus è presente – negli allevamenti, ad esempio – e sono attivi dei pericolosi focolai. Poiché il contagio potrebbe essere possibile anche tra uomo e uomo, ad esempio con la respirazione o lo scambio accidentale di muco e saliva, gli esperti hanno consigliato alla popolazione nelle aree affette di adottare misure igieniche più elevate e indossare mascherine. Per ridurre le possibilità di infezione, è necessario lavare frequentemente le mani nonché evitare viaggi nelle zone più colpite.