Carne rossa o processata: tumore al colon, anche poca aumenta rischio
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Mangiare carne rossa o processata incrementa il rischio di tumore al colon già a piccole dosi, a sostenerlo uno studio della University of Oxford.
Bastano meno di 80 grammi di carne per causare un aumento nel rischio di tumore al colon. Sotto accusa soprattutto la carne rossa e quella processata come il prosciutto e il bacon, spiegano i ricercatori della University of Oxford. Lo studio britannico è stato pubblicato sulla rivista scientifica “International Journal of Epidemiology“.
Gli scienziati di Oxford hanno confrontato il rischio di tumore al colon con il consumo di carne rossa o processata consigliato dalla NHS, l’ente per la sanità britannica. Nello specifico sono stati analizzati i profili clinici di circa 500mila partecipanti, in un periodo di quasi 6 anni, dei quali 2.609 (di età compresa tra i 40 e 69 anni all’avvio dello studio) hanno sviluppato un cancro all’intestino.
Secondo i dati pubblicati dalla University of Oxford un consumo medio giornaliero di 76 grammi tra carne rossa e processata comporta un rischio maggiore di circa il 20% rispetto a chi ne consuma meno di 21 grammi al giorno. I ricercatori hanno analizzato anche nel dettaglio le due tipologie di alimenti, segnalando la diversa incidenza riguardo al pericolo di tumore al colon.
Chi consuma più di 54 grammi di carne rossa al giorno presenta un rischio maggiore del 15% rispetto a chi ne consuma meno di 8, mentre mangiare oltre 29 grammi al giorno di carni processate come il prosciutto o il bacon comporta un incremento del 19% (rispetto a meno di 5g al giorno).
Stando a quanto concluso dai ricercatori, guidati dal prof. Tim Key – direttore dell’Unità di Epidemiologia dei Tumori della University of Oxford, un incremento del rischio di sviluppare un tumore al colon si verifica già con un consumo medio di appena 25 grammi al giorno.