Displasia dell’anca nel cane: sintomi e cura
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La displasia dell’anca colpisce la parte posteriore del cane: Pastore Tedesco, Rottweiler fra le razze più soggette, quali le altre.
I nostri cani amano camminare, fare lunghe passeggiate e correre felici. Per questo è importante fornirgli il giusto apporto di vitamine, sali minerali e principalmente calcio. Le ossa devono essere forti e robuste, le articolazioni sane e affrontare il passaggio del tempo con meno traumi possibili. Ma esiste una patologia in grado di compromettere la serenità e la qualità di vita dell’animale e si chiama displasia dell’anca. Agisce sulla cartilagine delle ossa e può avere un esordio precoce sin dalla tenera età.
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La cause della displasia dell’anca nei cani
Ovviamente sono casi limite, perché la malattia compare in concomitanza con l’avanzare degli anni. È una malformazione dell’articolazione coxo-femorale (anca) che si sviluppa durante la crescita del cane. L’anca è costituita da una perfetta coordinazione fisica tra la testa del femore e l’acetabolo, ovvero la possibilità di un incastro tra la prima e la cavità dell secondo. In condizioni di salute piena, la testa del femore deve poter ruotare nello spazio offerto dall’acetabolo, senza dolori e senza problemi così da garantire movimento alla zampa.
La mancata coordinazione e sintonia fisica tra le due parti è segno della patologia e caratterizza un’usura errata della cartilagine articolare. Quindi se le due parti non risultano morfologicamente complementari, si crea un significativo attrito. In seguito è possibile il sopraggiungere di un’artrosi cronica progressiva, che può risultare dolorosa e spesso condizionare il movimento del cane. Le cause possono essere varie: genetiche, alimentari, ambientali. Nel primo caso vi può essere un fattore di tipo ereditario, l’animale può risultare portatore sano dei geni che trasmetterà alla discendenza.
Per quanto riguarda i fattori ambientali, possono incidere un’alimentazione scadente, la presenza o mancanza di esercizio fisico e movimento, eventuali traumi e possibili malattie concomitanti, oltre che l’età. È comunque possibile effettuare una diagnosi precoce della patologia, sin dalla tenera età, tenendo conto dei fattori genetici e ambientali tramite un esame ortopedico. Il tutto consiste in un esame con palpazione dell’anca, della postura, dell’andatura e un’osservazione radiografica.
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Razze di cane predisposte alla displasia dell’anca
Esistono alcune razze predisposte per questo genere di patologia, la maggior parte sono taglia grande e gigante, come per esempio:
- Akbash;
- Alano Tedesco;
- Bobtail;
- Bovaro del Bernese;
- Boxer;
- Cane Corso Italiano;
- Ciobanesc Romanesc de Bucovina;
- Guardiano Moscovita
- Pastore del Caucaso;
- Dogue de Bordeaux;
- Mastiff;
- Mastino dei Pirenei;
- Mastino Spagnolo;
- Pastore Tedesco;
- i Retrievers (Golden Retriever, Labrador Retriever e Setter Gordon, solo per citarne alcuni);
- Rottweiler;
- Terranova.
Altre volte questa patologia può colpire cani di taglia media o piccola, come:
- Bouledogue Francese;
- Carlino;
- Cocker Spaniel Inglese
- Dogo Canario;
- Drahthaar;
- Eurasier;
- Kurzhaar;
- Lagotto Romagnolo;
- Lhasa Apso;
- Rat Terrier;
- Rhodesian Ridgeback;
- Schnauzer Nano;
- Steinbracke.
Una volta accertata la presenza della displasia dell’anca, e per rinviare il momento dello stop invalidante, la si può curare tramite una correzione alimentare, una terapia conservativa di tipo farmacologica, una fisioterapia mirata, ma anche attraverso un trattamento chirurgico e una protesi all’anca.