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Cosmetici cruelty free: come riconoscere i prodotti non testati sugli animali

Sapete cosa si intende con cosmetici cruelty free? Si tratta di cosmetici non testati sugli animali. Ma come possiamo riconoscerli? Ebbene, ci sono alcune indicazioni in etichetta che possono fornirvi informazioni importanti per quanto riguarda cosmetici e brand testati o meno sugli animali

Cosmetici cruelty free: come riconoscere i prodotti non testati sugli animali

Quando si parla di trucchi e cosmetici ci si interessa sempre di più a quelli non testati sugli animali. Anche chi non è vegano comincia a pretendere sempre di più di trovare trucchi dei propri marchi favoriti che non siano stati testati sugli animali. Si parla dei cosiddetti cosmetici cruelty free. Ma da cosa possiamo riconoscere che quel prodotto specifico per la cura e la bellezza è davvero cruelty free? E quali sono i marchi che dichiarano di esserlo?

Cosa si intende con cosmetici cruelty free?

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Fonte: Pixabay

Con il termine di “cruelty free” si intendono quei prodotti che sono realizzati senza danneggiare gli animali, cioè prodotti realizzati evitando la sperimentazione animale e che non derivano da organi animali. Questo vuol dire che un vero cosmetico cruelty free non solo non deve essere stato testato sugli animali in nessuna fase di produzione, ma non deve contenere ingredienti che siano sati testati su animali. E ovviamente non deve contenere parti derivate da animali, questo è chiaro.

Il problema, però, è che non tutti i paesi hanno leggi che lavorano nello stesso modo. Qui da noi, a partire dal 2013, l’Unione Europea ha stabilito che in tutta l’Europa è vietata la sperimentazione animale per la produzione e l’importazione di cosmetici (regolamento CE 1223/2009 ). Il che vuol dire due cose:

  1. che cosmetici provenienti da fuori l’Europa potrebbero non essere cruelty free
  2. che un prodotto cosmetico, nato dopo il 2013, se contiene un ingrediente che è stato testato sugli animali prima del 2013, cioè prima dell’entrata in vigore del regolamento, può essere tranquillamente venduto. Anche se, in questo caso, ovviamente non avrà la certificazione cruelty free

Il regolamento in questione è anche noto come 3Rs, in quanto si prefigge di:

  • sostituire (Replace): sostituire del tutto l’uso di animali nei test dei cosmetici
  • ridurre (Reduce): diminuire il numero di animali coinvolti nei test e nelle sperimentazioni
  • migliorare (Refine): attuare pratiche meno invasive, dolorose o lunghe

Cioè, in pratica, vuole sostituire, ridurre e migliorare i metodi che sfruttano gli animali da ricerca, con lo scopo di sostituire e eliminare del tutto il loro uso.

Come riconoscere i prodotti non testati sugli animali?

Solitamente sulle etichette dei cosmetici cruelty free sono presenti dei simboli o delle diciture particolari che permettono di capire se quel prodotto o quel brand sia davvero non testato sugli animali. Per esempio abbiamo:

  • Leaping Bunny: garanzia della Lega Anti Vivisezione, si tratta della certificazione cruelty free Icea. Il marchio raffigura un coniglietto che saltella allegro fra due stelle. Per ottenere tale certificazione il prodotto deve applicare una politica cruelty free a tutti i suoi prodotti; non deve contenere materie prime che derivino da animali vivi o derivanti dalla loro sofferenza e/o soppressione; impegnarsi a scoraggiare la sperimentazione animali sugli ingredienti usati nella cosmetica
  • Peta Cruelty free and vegan: in questo caso si trata della certificazione Peta destinata non solo ai cosmetici, ma anche agli alimenti che non contengono ingredienti o derivati animali
  • Nature Watch

Attenzione poi a un dettaglio: cruelty free e vegano non sono la stessa cosa. Se i prodotti vegani devono essere, per forza di cose, tutti cruelty free, ecco che ci sono alcuni prodotti cruelty free che non sono assolutamente vegani. Alcuni cosmetici e trucchi cruelty free, infatti, contengono pigmenti che derivano da insetti o ingredienti derivati da latte o miele, tutti fattori che li squalificano come vegani.

Quali sono i brand cruelty free in Italia?

cosmetici e trucchi

Quando si parla dei migliori cosmetici cruelty free, quello che si intende sempre è se questo o quel brand sia cruelty free qui da noi. In molti si domando se cosmetici o trucchi di Kiko, Yves Rocher, Astra o L’Oreal siano cruelty free.

Lungi da noi voler fare un elenco esaustivo di tutti i marchi di cosmetici cruelty free presenti in Italia (non è questo il luogo adatto), ecco che vi proponiamo una lista di tali marchi che dichiarano di essere cruelty free. Si tratta di aziende cruelty free fra le più note e diffuse (anche più facili da trovare, ma bisogna sempre controllare che è un attimo che le certificazioni cambino):

  • Avalea
  • Biofficina Toscana
  • Bottega Verde
  • Catrice
  • Clio MakeUp
  • Deborah Milano
  • Diego Della Palma
  • Dr. Taffi
  • E.l.f.
  • Essence
  • Frais Monde
  • Garnier
  • Helan
  • I Provenziali Gianasso
  • Illamasqua
  • JLo Beauty
  • Kiko
  • Kylie Cosmetics
  • L’Erbolario
  • La Saponaria
  • Lepo
  • Lush
  • Marc Jacobs Beauty
  • Marks & Spencer
  • Milkshake
  • Officina Naturae
  • Prada
  • Primark
  • Pupa
  • Puro Bio
  • Revolution Skincare
  • Stella McCartney
  • Too Faced
  • Umberto Giannini
  • Urban Decay (lo trovate nei negozi Sephora)
  • Vitamol

Fonti:

  1. LAV

etico.

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