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Stiramento muscolare polpaccio: consigli utili

Stiramento muscolare al polpaccio: cause, sintomi e consigli utili per non sforzare l'arto dopo il trauma, per raggiungere una rapida guarigione.

Stiramento muscolare polpaccio: consigli utili

Lo stiramento muscolare del polpaccio, detto anche allungamento o elongazione muscolare, è una tipologia di trauma fisico di media intensità, solitamente molto diffusa fra gli sportivi. È infatti sufficiente uno sforzo troppo intenso durante l’allenamento, o un movimento non corretto degli arti inferiori, per imbattersi in questo fastidioso disturbo. Come comportarsi?

Prima di addentrarsi nell’analisi dei consigli utili per questo trauma del polpaccio, è bene specificare come questi disturbi debbano essere sempre vagliati con un medico e con lo specialista. Sono gli unici soggetti, infatti, che potranno verificare l’effettivo stato del muscolo, quindi escludere eventuali situazioni più gravi come lo strappo muscolare.

Stiramento muscolare del polpaccio: come avviene?

Polpaccio, allenamento sulle scale
Fonte: Practice, close up of young man running up the stairs via Shutterstock Practice, close up of young man running up the stairs via Shutterstock

Lo stiramento muscolare è normalmente un allungamento anomalo delle fibre muscolari, tale da determinare un’alterazione del tono del muscolo. Pur causando forte dolore, si tratta di un trauma di media entità che si posiziona tra la contrattura e lo strappo, derivato da un movimento scorretto oppure da uno sforzo troppo intenso rispetto alle proprie capacità.

Le cause possono essere le più disparate, tuttavia lo stiramento muscolare si verifica soprattutto in caso di inadeguato riscaldamento, in assenza di preparazione fisica consona, per traumi ripetuti alle articolazioni, come conseguenza di abitudini di postura scorrette o per il mancato esercizio tramite stretching.

Quando colpisce il polpaccio, la problematica si manifesta con alcuni sintomi caratteristici. Tra i tanti, si segnala la presenza di gonfiore, dolore muscolare durante i movimenti, diminuzione della forza muscolare, rigidità della parte affetta e anche lividi. In particolare, camminando il polpaccio potrà apparire particolarmente dolente, soprattutto quando l’arto viene sollevato ad altezze anche contenute, come quando si vuole superare un piccolo muretto o fare le scale. Considerato come questo muscolo sia particolarmente incline ai traumi, così come la manifestazione del problema sia sempre immediatamente successiva a un’attività fisica, non sarà difficile riconoscere uno stiramento e richiedere il trattamento medico adeguato.

Consigli utili

Fisioterapia al polpaccio
Fonte: Physiotherapist massaging the calf of a woman in a room via Shutterstock Physiotherapist massaging the calf of a woman in a room via Shutterstock

Quando si manifesta uno stiramento muscolare del polpaccio – dopo la corsa, una partita a calcio o anche a seguito di un blando allenamento aerobico o alla semplice discesa dalle scale – è innanzitutto consigliato di non sforzare l’arto. Sebbene il movimento non sia del tutto precluso, non indicato continuare l’attività fisica, né trasferire il peso del corpo sul muscolo con la camminata. Meglio sedersi o sdraiarsi, chiedendo quindi blando aiuto per gli spostamenti così da non poggiare il piede a terra. Il primo passo da compiere, quindi, è di rivolgersi al medico.

Nella fase di primo intervento, così come tutti gli sportivi sono a conoscenza, è importante applicare il famoso protocollo R.I.C.E.: si immobilizza l’arto, si applica momentaneamente del ghiaccio, quindi si fa ricorso a un eventuale medicazione compressiva per ridurre una possibile emorragia e si mantiene la parte elevata. Ovviamente, bisognerà quindi concedersi dell’ampio e lungo riposo.

La fase di non sollecitazione dell’arto è variabile: dipende dalla gravità del trauma e dalle decisioni terapeutiche dello specialista. Normalmente, la condizione si risolve completamente in 3 o 4 settimane. Oltre al dovuto riposo, potrebbero essere prescritti dei farmaci antinfiammatori per ridurre il dolore e dei miorilassanti per facilitare il muscolo a tornare alle sue normali funzioni. Quando il medico lo riterrà opportuno, ci si potrà sottoporre a una blanda fisioterapia, oppure a trattamenti test o altre tipologie di elettrostimolazione. È fondamentale in questa fase, soprattutto per evitare di peggiorare il trauma e imbattersi in uno strappo, che la riabilitazione sia seguita da un professionista: un esercizio di stretching sbagliato, ad esempio, può risultare del tutto deleterio. Proprio perché colpisce un muscolo così importante come il polpaccio, inoltre, potrebbero essere consigliate le stampelle a seconda della gravità del disturbo.

Passando infine ai rimedi naturali, la cui assunzione è sempre da concordare con il medico per evitare effetti avversi e controindicazioni, si comincia dalla dieta. Scegliere degli alimenti dal naturale potere antinfiammatorio, quali ad esempio lo zenzero, potrebbe essere d’aiuto per la guarigione. A livello topico, invece, si potrà ottenere un buon sollievo grazie all’effetto rinfrescante dell’aloe vera in gel, mentre in alcuni casi potrebbe essere anche indicata l’arnica in crema.

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