Greenstyle Benessere Rimedi naturali Schiarire i peli: rimedi naturali

Schiarire i peli: rimedi naturali

Schiarire i peli può essere un'alternativa alla dolorosa ceretta o alla rasatura: ecco quali sono i rimedi naturali per il genere femminile.

Schiarire i peli: rimedi naturali

I peli superflui possono rappresentare un inestetismo decisamente fastidioso, soprattutto per il genere femminile. E sebbene le tecniche moderne permettano di sbarazzarsi abbastanza facilmente di peli in zone non gradite, dalla classica ceretta fino a trattamenti avanzati con luce pulsata e laser, non tutte le donne possono sottoporsi a questi trattamenti. Quando la loro presenza non è eccessivamente invadente, o limitata a zone ben circoscritte del corpo, si può però pensare a un’alternativa più innocua e indolore: la decolorazione. Un metodo che può essere certamente utile per aree quali il viso o le braccia, nonché ideale anche per le pelli delicate, soprattutto se soggette a irritazioni frequenti con la ceretta. Ma come schiarire i peli facendo ricorso ai rimedi naturali?

Prima di cominciare, è bene sottolineare come i metodi naturali – a differenza di soluzioni chimiche schiarenti o altri interventi eseguiti da professionisti – tendano a mostrare i loro effetti con applicazioni ripetute, nonché con tonalità blandamente meno evidenti. In ogni caso, prima di applicare qualsiasi ritrovato sulla pelle, è bene consultare un dermatologo, anche per vagliare eventuali incompatibilità o allergie.

Peluria femminile: cosa sapere

Ceretta
Fonte: Removing hair from woman leg via Shutterstock Removing hair from woman leg via Shutterstock

Può essere utile, prima di vagliare la scelta di un prodotto naturale, apprendere alcune informazioni generiche sulla peluria femminile, soprattutto se presente in aree non gradite. Il problema dell’eccesso di peli, infatti, può avere risvolti poco piacevoli anche e soprattutto a livello psicologico, per via dei canoni di bellezza sociali che vorrebbero il genere femminile quasi completamente glabro. Eppure, la presenza di peluria sul corpo è assolutamente naturale, in particolare se distribuita nelle aree dell’inguine, delle ascelle e, in misura minore, su gambe e braccia.

Il numero e la disposizione dei peli sul corpo, nella maggioranza dei casi, dipende da ragioni ereditarie: la disponibilità di follicoli capaci di sviluppare effettivamente peli è infatti stabilita geneticamente. Questo spiega perché esistano donne naturalmente prive di peli superflui e altre, invece, che ne vedono un’apparizione più marcata. Quando però la manifestazione è eccessiva, utile è vagliare la problematica con uno specialista dermatologo, per controllare eventualmente condizioni o patologie che potrebbero accentuarne il disturbo, ad esempio con una produzione di ormoni non equilibrata. In ogni caso, si parla di ipertricosi quando l’eccesso di peluria riguarda comunque aree dove le donne normalmente presentano peli, mentre di irsutismo quando questi compaiono anche in zone inusuali. Fra le varie condizioni che potrebbero alterare la crescita dei peli, si elencano l’ovaio policistico, gli sbalzi ormonali dovuti alla menopausa, disturbi alla tiroide e l’assunzione di alcuni farmaci. Proprio per questo, è importante stabilire un rapporto sereno e aperto con il medico, per vagliare ogni possibile ipotesi.

Rimedi naturali per schiarire i peli

Camomilla
Fonte: Pixabay Pixabay

Il problema dei peli superflui è vissuto dalle donne sin da tempi antichissimi, tant’è che si ha traccia dei più svariati trattamenti naturali sin dall’antico Egitto, passando poi per greci e romani. Oggi l’eccesso di peluria è per la maggior parte dei casi risolto con la rimozione dei peli stessi, sia temporanea che definitiva, ma in alcuni casi la decolorazione potrebbe rivelarsi una scelta efficace, soprattutto su viso e braccia.

Uno dei rimedi naturali più noti è certamente quello della camomilla: questa fiore, infatti, presenta alcuni flavonoidi – in particolare l’apigenina – in grado di rendere la colorazione dei peli meno evidente. I risultati non sono però immediati, ma servono più applicazioni ripetute nel tempo. Poiché molto delicata e dalle proprietà lenitive per la pelle, la camomilla può essere applicata in infuso freddo o a tampone, più volte la settima senza irritazioni. Una peculiarità, questa, che rende un impacco di camomilla adatto anche a zone delicate come il labbro superiore. L’azione di questa pianta, inoltre, viene rafforzata dal naturale effetto schiarente del sole.

Meno efficaci della camomilla, ma comunque diffusi, sono i trattamenti a base di succo di limone, sia per applicazione diretta che diluito in acqua. Anche in questo caso serviranno più ripetizioni, ma l’acidità tipica dell’agrume potrebbe risultare blandamente irritante per le pelli più delicate. Pare il pomodoro possa avere un’azione lievemente schiarente, mentre risultati più durati sembra possano essere raggiunti con la papaya, mescolando la polpa con acqua o latte, fino a ottenere una sorta di pasta cremosa. In ogni caso, prima di ricorrere a qualsiasi rimedio naturale, ideale sarà verificare preventivamente eventuali allergie o intolleranze, nonché testare il composto su una piccola porzione di pelle, quale il palmo delle mani.

Le informazioni riportate su GreenStyle sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

PFOA: cos’è, dove si trova e rischi per la salute
Salute

Il PFOA, o acido perfluoroottanoico, è un composto chimico utilizzato nella produzione di vari prodotti di consumo, in primis, i rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle ed i tessuti impermeabili. Può contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, e comportare rischi per la salute umana – grazie anche alla capacità che ha di permanere a lungo dopo il rilascio – dovuti alla correlazione esistente tra tale sostanza e il cancro nell’uomo.