Greenstyle Benessere Bellezza Metodi di lavaggio alternativi allo shampoo

Metodi di lavaggio alternativi allo shampoo

I comuni shampoo sono causa di irritazioni e di intolleranze da parte del cuoio capelluto. Ecco alcuni metodi di lavaggio alternativi

Metodi di lavaggio alternativi allo shampoo

Sebbene l’uso dello shampoo sia il metodo di lavaggio più diffuso, esistono delle alternative ecologiche ben tollerate dal nostro cuoio capelluto. Molto frequenti sono disturbi di lieve entità quali secchezza del capello, eccesso di seborrea, forfora secca, doppie punte, che nella maggior parte dei casi, quando la loro comparsa non è giustificata da patologie, si rivelano essere un campanello d’allarme.

Gli shampoo che si trovano in commercio, hanno delle formulazioni troppo aggressive sia per il cuoio capelluto  che per i capelli. Il motivo va ricercato non soltanto nell’utilizzo di tensioattivi dall’azione eccessivamente sgrassante come il sodium laureth sulfate, ma anche dalla presenza di parecchie sostanze di origine sintetica, spesso causa di irritazioni o allergie.

Un classico esempio è fornito dagli shampoo per capelli grassi,  che invece di aiutarci a risolvere il  problema dell’eccessiva produzione di sebo ne accentuano di gran lunga la comparsa, a causa della loro azione iper-sgrassante.

In commercio, stanno cominciando a comparire degli shampoo dalla formulazione più delicata e inoltre, esiste da anni un mercato alternativo che propone formulazioni al 100% biologiche e biodegradabili, un buon compromesso per rispettare allo stesso tempo cuoio capelluto e ambiente.

In questo articolo, vi proporremo una serie di metodi alternativi per il lavaggio e la cura dei capelli,  per tutti coloro che stanchi dei soliti shampoo, desiderano prendersi cura della propria chioma, attraverso una serie di metodi che garantiscono buoni risultati di resa e che se usati con costanza possono migliorare l’aspetto e la salute dei capelli.

Per redigerlo, abbiamo consultato diversi forum sulla cura del corpo e dei capelli, tenendo dunque conto dei pareri di coloro che ne promuovono l’utilizzo.

Cowash: questo metodo di lavaggio molto delicato, utilizza il balsamo sfruttando l’azione lavante dei tensioattivi in esso contenuti. Particolarmente indicato per capelli secchi, crespi,  sfibrati o per chi necessita di lavaggi giornalieri causa piscina o mare. Ecco come procedere: dopo essersi procurati un balsamo economico e dalla formulazione non troppo nutriente, mescolare un paio di cucchiai di balsamo ed uno di zucchero, poi procedere come in un normale shampoo. Lo zucchero viene utilizzato per effettuare un leggero scrub sul cuoio capelluto e ne facilita la pulizia.

Farina di ceci: mischiando un paio di cucchiai con dell’acqua calda, si ottiene una morbida crema  da applicare su i capelli bagnati. Adatta per il lavaggio dei capelli normali e tendenti ad ingrassarsi, lava assorbendo il sebo in eccesso. Per chi lo desiderasse si può aggiungere un cucchiaio di miele, per un effetto nutriente.  È  consigliato applicare un po’ di balsamo alla fine del lavaggio.

Shikakai: si tratta di un miscuglio di erbe di tradizione ayurvedica a base di acacia.  Si utilizza mescolando con dell’acqua tiepida. Ha un effetto rinforzante e lucidante.

Qualche consiglio finale. L’uso di impacchi pre-shampoo a base di olii vegetali come olio d’oliva, di mandorle o di germe di grano che  oltre a migliorare l’aspetto dei capelli rendendoli più morbidi, hanno un effetto nutriente e rigenerante, specie su capelli stressati o crespi.  Per ottenere un effetto lucidante,  basta aggiungere all’acqua dell’ultimo risciacquo qualche goccia d’aceto oppure una tazza di decotto di rosmarino. In questo modo potrete eliminare tutte quelle costosissime maschere rigeneranti spesso inutili e a volte persino dannose.

Seguici anche sui canali social