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A cosa serve il kuzu e le proprietà del rimedio

Il kuzu, o Kudzu, è un rimedio naturale dalla storia millenaria, un ingrediente fondamentale della medicina tradizionale cinese, impiegato per curare il reflusso e combattere la dipendenza da alcol. Ma anche per alleviare alcuni sintomi della menopausa, come vampate e sudorazione notturna.

A cosa serve il kuzu e le proprietà del rimedio

Fonte immagine: Pixabay

Il kuzu, o Kudzu, è una pianta prevalentemente diffusa in Asia, soprattutto in Giappone e in Cina, un vegetale che fa parte del vasto numero di erbe e rimedi della medicina tradizionale cinese. Anche noto con il nome di “gegen” e con quello “Pueraria montana”, il kuzu viene lavorato per dare vita a una sorta di polvere di colore bianco e dalle numerose proprietà benefiche.

Questo rimedio viene impiegato da più di 2000 anni per curare molteplici condizioni e patologie, da quelle che colpiscono l’intestino, dalla diarrea alla stitichezza, fino alla febbre.

In Cina, si ritiene che il kudzu sia utile per curare le dipendenze, viene infatti impiegato per combattere l’alcolismo. Ma la pianta trova spazio anche nella cura del comune raffreddore, nel trattamento del mal di collo e persino nella cura del diabete.

Spesso la pianta viene impiegata da sola, ma può essere usata anche in abbinamento con altri ingredienti ed erbe medicinali.

Ma quali dei benefici attribuiti al Kuzu sono effettivamente stati confermati dalla scienza? E cosa dovremmo sapere in merito a questo rimedio dalla tradizione millenaria?

In questo articolo vedremo a cosa serve effettivamente questo ingrediente, i benefici e le possibili controindicazioni. Prima, però, conosciamo le curiosità in merito alla pianta del kuzu.

Caratteristiche della pianta

La pianta del kuzu, nome scientifico “Pueraria montana var. Lobata”, è un membro della famiglia delle Fabaceae. Si tratta di una pianta selvatica, invasiva e rampicante, molto diffusa in Cina e in Giappone, dove cresce perlopiù nelle zone vulcaniche e in quelle di montagna.

Per il suo aspetto, il kuzu ricorda la vite o l’edera velenosa. L’arbusto è molto forte e resistente, capace di sopravvivere anche per 100 anni. Nei luoghi di origine viene impiegato come strumento di controllo dell’erosione del suolo.

Nel periodo della fioritura, il kudzu si adorna di bei fiorellini di colore viola e blu, che talvolta vengono lavorati per produrre sciroppi e caramelle. Ma è nelle radici che si nasconde il vero tesoro del kuzu. È infatti da esse che si ricava una sorta di fecola bianca, simile alla fecola di patate, dalle numerose proprietà benefiche.

Nella sua forma grezza, la radice di kudzu somiglia invece a una patata dolce.

Le proprietà del Kuzu

Fonte: Pexels

Considerato un elemento fondamentale nella medicina orientale, il kudzu, parola che in cinese vuol dire “sostanza che elimina le tossine”, ha la capacità di disintossicare l’organismo e di purificarlo. Al rimedio sono attribuite proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicotiche.

Si ritiene che eserciti effetti antitumorali e che abbia un potere alcalinizzante. All’origine della grande quantità di proprietà benefiche attribuite al Kuzu vi sarebbero gli elevati livelli di isoflavoni, quali genisteina e diazeina, fito-nutrienti che esercitano azione antiossidante.

Tra i possibili effetti benefici degli isoflavoni rientrano, per l’appunto, la capacità di contrastare i sintomi della menopausa, ridurre i livelli del colesterolo e quella di combattere lo stress ossidativo.

Il Kudzu è considerato anche una fonte di quercetina e di altre sostanze antiossidanti, un rimedio naturale utile per supportare e migliorare la salute in molti modi differenti.

A cosa fa bene il kuzu?

Il Kudzu è impiegato in Asia e in molti altri Paesi del mondo per trattare numerose affezioni e patologie. Si ritiene che questo ingrediente sia capace di bloccare la diarrea e combattere la stitichezza. Al kuzu è attribuita la capacità di abbassare la febbre e quella di combattere l’acidità di stomaco.

Ma vediamo più da vicino quali sono gli effetti benefici di questo particolare rimedio naturale.

Fa bene allo stomaco

Il kudzu eserciterebbe i suoi effetti curativi soprattutto a livello dello stomaco e dell’intestino. Si ritiene infatti che la radice possa aiutare a ridurre il mal di stomaco causato da disturbi digestivi, combattere reflusso gastrico e acidità, due problemi ormai sempre più comuni.

Molte persone assumono il kuzu per trattare il colon irritabile, ma anche per curare ulcere, sindrome dell’intestino permeabile e diverticolite.

Un integratore naturale per i sintomi della menopausa

Il kudzu viene spesso impiegato come integratore per le donne in menopausa e in post menopausa, per placare alcuni dei più fastidiosi disturbi, come le vampate di calore, le sudorazioni notturne e la secchezza vaginale.

Merito dei fitoestrogeni, composti che agiscono in modo simile agli estrogeni nel corpo. Inoltre, il Kudzu sarebbe anche in grado di migliorare le funzioni cognitive nelle donne in post-menopausa.

Un rimedio contro stitichezza e diarrea

Può un solo rimedio alleviare sia la stitichezza che la diarrea? Ma certo. Il Kudzu è infatti in grado di ammorbidire le feci, aiutando quindi a sbloccare la stitichezza. Ma allo stesso tempo può anche aumentare la consistenza, combattendo i sintomi della diarrea.

Un antipiretico naturale

Nella medicina tradizionale cinese si ritiene che il kuzu sia anche in grado di abbassare la febbre e combattere i sintomi dell’influenza. Tuttavia, è necessario condurre ulteriori studi per valutare i potenziali effetti antipiretici di questo rimedio naturale.

Un rimedio anti stanchezza

Se sei in cerca di un energizzante naturale, il kudzu potrebbe fare al caso tuo. Durante i cambi di stagione, dopo un periodo di malattia o nei periodi di intenso stress psicofisico, tendiamo a sentirci particolarmente fiacchi e stanchi.

A quanto pare, però, il Kuzu può aumentare le nostre energie, aiutando e supportando il corpo nei momenti di maggiore bisogno.

Aiuta a liberarsi della dipendenza da alcol

Infine, uno dei più rinomati effetti del Kuzu è la capacità di combattere le dipendenze. Si ritiene infatti che questo rimedio possa alleviare gli effetti dell’alcolismo negli assidui bevitori, portando a ridurre il consumo di bevande alcoliche, prevenendo il binge drinking e prolungando i periodi di tempo senza alcol.

Altri possibili effetti benefici

Secondo alcuni studi, la radice di kudzu potrebbe esercitare anche altri effetti benefici per il corpo.

Si ritiene infatti che possa ridurre i livelli di infiammazione e supportare la salute del cuore. Inoltre, alla radice è attribuita la capacità di calmare il mal di testa senza dover ricorrere ai farmaci, in modo del tutto naturale.

Ma il kudzu funziona davvero?

Fonte: Pixabay

Tutti i benefici che abbiamo appena visto sono senz’altro promettenti, ma a conti fatti, il Kudzu mantiene davvero queste promesse? Allo stato attuale, gli studi che hanno valutato gli effetti di questo prodotto sono molto limitati, per cui sarà necessario condurre ulteriori ricerche in proposito.

Si ritiene però che il Kuzu sia effettivamente in grado di ridurre la dipendenza da sostanze, quale l’alcol, come alleviare i sintomi della menopausa, sebbene non sia ancora chiaro il meccanismo alla base di tali effetti.

Kuzu: come si usa e dove comprarlo

Puoi trovare il kuzu nei negozi on line, nei negozi di alimenti naturali e in erboristeria. Solitamente, la radice viene venduta sotto forma di polvere, capsule o tintura di erbe in forma liquida.

Come e quando assumere il kuzu?

Generalmente l’integratore di kuzu in polvere viene assunto per via orale, disciolto in una piccola quantità di acqua di fredda. Quindi, bisognerà portare ad ebollizione l’acqua con il kuzu in modo da far sciogliere l’amido. Dopodiché, potrai sorseggiare il tuo tè alla radice di kuzu.

Nei Paesi di origine, il prodotto viene impiegato anche come ingrediente in cucina, per la preparazione delle ricette più svariate, come se si trattasse di una normale patata. Puoi usarlo anche nella versione in polvere, come addensante o come ingrediente extra per rendere più nutrienti vellutate e minestre.

Il kuzu si consuma prima o dopo pasti?

Puoi assumere il kuzu in qualsiasi momento della giornata. Se intendi utilizzarlo per placare un fastidioso reflusso o per migliorare la salute del tuo intestino, puoi abbinarlo alla prugna umeboshi. Questo mix ti aiuterà infatti a combattere i sintomi di alcuni comuni disturbi gastrointestinali.

Kuzu: controindicazioni

kuzu
Fonte: Pixabay

Nonostante sia estremamente apprezzato nella medicina orientale, con la promessa di apportare interessanti benefici alla salute, prima di assumere il Kuzu sarà importante conoscerne le controindicazioni e le possibili interazioni farmacologiche.

Ad esempio, non bisogna sottovalutare i potenziali rischi del Kuzu per la tiroide. Se stai seguendo delle terapie ormonali, dovresti evitare di assumere la radice di Kudzu, in quanto potrebbe alterare l’efficacia dei farmaci.

Fai attenzione a questo rimedio se soffri di diabete. La radice potrebbe infatti provocare un eccessivo abbassamento della glicemia. Evita l’assunzione del kuzu anche se soffri di patologie sensibili agli ormoni, come endometriosi, fibromi uterini e alcuni tipi di cancro, come quello al seno o alle ovaie.

L’assunzione della radice insieme alla pillola anticoncezionale, inoltre, potrebbe ridurre l’efficacia del farmaco. In generale, se stai seguendo una terapia farmacologica, sarà bene evitare l’utilizzo del Kuzu, a meno che non sia lo stesso medico a consigliare questo particolare rimedio naturale.

Il prodotto va evitato anche in gravidanza e durante l’allattamento, non può inoltre essere somministrato ai bambini.

 

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