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Gatto grasso? Cinque strategie

Gatto in sovrappeso: ecco 5 strategie per risolvere in modo semplice il peso in eccesso nei gatti, anche in quelli particolarmente obesi.

Gatto grasso? Cinque strategie

Il mondo degli animali domestici è spesso vittima delle stesse cattive abitudini dei loro padroni, così sempre più di frequente si verificano casi di cuccioli obesi. Si è già parlato più volte di Obie, il cane più grasso del mondo, ma la stessa legge può valere anche per i felini? La risposta è certamente affermativa: anche i gatti possono soffrire di troppi chili in più.

La vita sedentaria in appartamento, abitudini alimentari sregolate, nessun rigore nell’orario dei pasti: sono questi i killer della linea del gatto. E anche della sua salute, perché il peso elevato aumenta il rischio di malattie al sistema cardiocircolatorio. Far dimagrire un animale, tuttavia, potrebbe essere più difficile di quanto accada negli umani. Non si può contare né sul dialogo né sulla forza di volontà, perché un micio a dieta percepirà il tutto come una punizione dopo anni di vizi e leccornie. Vi sono però cinque strategie che possono rendere questo lavoro meno gravoso.

    1. Internet: bisogna innanzitutto accertarsi di quanto il gatto sia sovrappeso rispetto alla media della propria razza. Google è sicuramente un ottimo mezzo per trovare tutte le informazioni in merito, da consultare prima di visitare il veterinario per evitare inutili allarmismi. A volte i padroni credono grassi dei gatti che in realtà non lo sono;
    2. Esercizio: un micio grasso ha bisogno di almeno 10-20 minuti di moto al giorno per iniziare a perdere peso. Fortunatamente, la natura giocosa dell’animale renderà l’operazione molto semplice: bisogna attrezzarsi di giocattoli, fermargli, cordicelle o pupazzetti e giocare con l’animale frequentemente. Utili sono anche quei puntatori al laser rosso, a cui i mici non riescono proprio a resistere;

  1. Somministrazione del cibo: uno dei fattori più determinanti per l’obesità del gatto è come il cibo viene somministrato. Ciotole sempre ricolme, croccantini sempre accessibili, padroni troppo condizionabili dai capricci dell’animale invitano il gatto a mangiare 24 ore su 24. Bisogna, invece, stabilire orari precisi e sempre identici per la somministrazione del cibo, resistere ai capricci per spuntini durante la giornata e, non ultimo, diventare un po’ “creativi”. Spostare la ciotola più in alto, o in un anfratto nascosto della casa, costringerà il felino ad arrampicarsi o saltare per raggiungere le leccornie che desidera. E più moto farà, maggiori sono le possibilità di successo;
  2. Gradualità: interrompere bruscamente i pasti di un gatto può essere molto pericoloso. Bastano solo due giorni a digiuno, infatti, per provocare danni seri al suo fegato. Quindi le porzioni vanno progressivamente diminuite, ma non eliminate del tutto, e sulle qualità dei nutrienti va contattato sempre il veterinario. Non si tratta di eliminare i grassi o ridurre i carboidrati, il micio ha bisogno sempre di una dieta super equilibrata, anche quando sovrappeso;
  3. Qualità: non è solo quanto si mangia, ma anche cosa si mangia a determinare uno stato di possibile sovrappeso. È meglio evitare cibi in scatola low cost, perché ricchi di sostanze non propriamente salubri, come i grassi idrogenati. Meglio allora affidarsi alle grandi marche, magari bio. E se si avesse il pallino della cucina, non c’è niente di meglio che preparare qualche leccornia al gatto con le proprie mani.

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