Greenstyle Benessere Salute Dieta per perdere il grasso corporeo e dimagrire

Dieta per perdere il grasso corporeo e dimagrire

Consigli utili per una dieta per perdere grasso senza che diminuisca la massa muscolare.

Dieta per perdere il grasso corporeo e dimagrire

Il grasso corporeo costituisce approssimativamente dal 15 al 20 per cento del peso di un uomo sano, mentre circa il 25 per cento nella donna ideale. Tuttavia, una cattiva dieta e altri fattori genetici e ambientali possono variare tale quantità e, in tal caso, ne conseguono alcune implicazioni sia per quanto riguarda la salute che per l’aspetto fisico.

C’è chi vuole dimagrire e non riesce, magari non perché mangia troppo, più di quanto consigliato, ma perché introduce in modo errato determinati {#alimenti} nel suo regime quotidiano, che hanno magari molti grassi e per questo motivo inducono a ingrassare. Vi sono comunque alcuni piccoli trucchi da seguire per perdere i grassi e dimagrire naturalmente: se si seguiranno, già nel giro di poco tempo se ne vedranno i benefici.

Se il livello di grasso nel corpo è di molto superiore alle percentuali sopra indicate, allora si deve iniziare un programma nutrizionale atto a rimuoverne una parte. Ci vorranno un po’ di settimane di dieta, un buon programma di allenamento fisico brucia grassi e un po’ di pazienza, ma con la buona volontà i risultati non tarderanno ad arrivare.

Rivolgetevi in questo caso a un esperto, ma in generale è bene seguire alcune semplici regole che permetteranno al corpo di non perdere i muscoli quando si è a dieta, ma di perdere i grassi. Cerchiamo di mangiare dunque alimenti come petto di tacchino, di pollo, di manzo, tonno al naturale, salmone sgrassato e alcuni formaggi a basso contenuto di grassi. Va bene il siero di latte in polvere e latticini magri, e privilegiamo anche ananas, aglio, broccoli, cipolle, kiwi, peperoncino e limone.

Prestate attenzione ai carboidrati complessi: va bene consumare quelli con un indice glicemico moderato, che svolge un ruolo importante nel corretto processo metabolico. Alcuni cibi ricchi di carboidrati producono una risposta inadeguata di insulina, ovvero quelli ad alto indice glicemico, e ne causano l’aumento, che promuove quel processo di lipogenesi che fa sì che i carboidrati vengano convertiti e immagazzinati in grasso nei muscoli o nel fegato.

I carboidrati con indice glicemico moderato si trovano in pasta, riso, pane di frumento, banane, farina di grano, avena, papa, amaranto e patate dolci.

Questo un esempio quotidiano di menu consigliato per una dieta anti grasso: per la prima colazione, mangiate due fette di melone e due sandwich con petto di tacchino. A pranzo un bel piatto di lattuga, una scatoletta di tonno al naturale e un piatto di purè di patate. Per merenda va bene il latte parzialmente scremato con cereali integrali, lo yogurt magro oppure un po’ di frutta, mentre a cena è ottimo un petto di pollo sgrassato, carote, due pomodori e lattuga.

In generale una dieta che limita molto le calorie e le sostanze nutritive ma che contiene alimenti di qualità che aiuteranno a prevenire la perdita della massa muscolare e a promuovere, invece, l’eliminazione del grasso corporeo.

Le informazioni riportate su GreenStyle sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

PFOA: cos’è, dove si trova e rischi per la salute
Salute

Il PFOA, o acido perfluoroottanoico, è un composto chimico utilizzato nella produzione di vari prodotti di consumo, in primis, i rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle ed i tessuti impermeabili. Può contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, e comportare rischi per la salute umana – grazie anche alla capacità che ha di permanere a lungo dopo il rilascio – dovuti alla correlazione esistente tra tale sostanza e il cancro nell’uomo.