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Depurarsi in modo naturale con l’argilla verde ventilata

L'argilla verde ventilata può essere un valido rimedio naturale per depurare fegato e intero organismo: ecco gli usi e le sue controindicazioni.

Depurarsi in modo naturale con l’argilla verde ventilata

L’argilla verde è un rimedio naturale che non ha bisogno di presentazioni: conosciuta sin da tempi antichissimi, è utilizzata per le più svariate applicazioni, tra cui la pulizia del viso, la lotta all’acne, i problemi di stomaco e molto altro ancora. Fra gli usi meno conosciuti, però, vi è quello dell’argilla verde ventilata come ottimo depurante per l’organismo.

L’argilla ha infatti delle note proprietà antibatteriche, assorbenti, cicatrizzanti e mineralizzanti, utili per il benessere sia dell’apparato digerente che del fegato. Di seguito, le proprietà e i consigli di utilizzo.

Proprietà

L’argilla verde ventilata è così chiamata perché molto sottile, quasi impercettibile al tatto. Formatasi grazie alle antiche rocce dette feldspati, presenta una struttura minerale molto complessa che comprende una lunga infinità di elementi: silice, calcio, magnesio, sodio, zolfo, fosforo, potassio, argento, ferro, alluminio e via dicendo. L’alta concentrazione di minerali con elevato potere assorbente – tra cui appunto l’alluminio, spesso utilizzato nei farmaci antiacidi per lo stomaco – ne spiega anche l’elevato effetto depurativo. Grazie a un’azione che contrasta l’acidificazione del PH sanguigno e la circolazione dei metalli pesanti, l’argilla verde ventilata esplica gran parte delle sue funzioni a livello del fegato, soprattutto quando messo a dura prova da un’alimentazione non corretta o dal consumo di alcolici. La si trova normalmente in qualsiasi erboristeria e la sua solubilità in acqua è buona, sebbene tenda ad addensarsi piuttosto che a sciogliersi del tutto.

Usi e controindicazioni

Argilla
Spa Clay via Shutterstock

Prima di utilizzare l’argilla verde ventilata come rimedio depurativo, è utile consultare il proprio medico. Non perché l’argilla faccia in sé male, bensì poiché potrebbe interferire sul transito intestinale o portare a un mancato assorbimento, dato il suo forte effetto tampone, di eventuali farmaci.

La preparazione solitamente prevede il ricorso a un paio di cucchiaini di argilla verde ventilata sciolti in un bicchiere d’acqua. Sebbene la bevanda così preparata possa essere subito ingerita, è bene lasciar riposare per una notte il liquido, accertandosi che il luogo di conservazione sia completamente buio. In questo modo si verrà a creare un deposito sul fondo, che renderà l’azione depurante della bibita più leggera e permetterà all’organismo di abituarsi gradualmente. L’operazione può essere ripetuta nel tempo, ma si sconsiglia di superare i 10 giorni consecutivi al mese dato il forte effetto assorbente del composto, che potrebbe addirittura compromettere la naturale digestione del cibo.

L’assunzione di argilla verde ventilata potrebbe avere degli effetti collaterali generalmente transitori, per questo si consiglia sempre di seguire il parere del medico per evitare spiacevoli conseguenze. Tra i più diffusi, si elenca:

  • Stitichezza: il potere assorbente dell’argilla sull’acqua potrebbe rendere le feci più consistenti e renderne difficile l’escrezione. Qualora i disturbi intestinali fossero di intensità elevata, è bene interrompere immediatamente il trattamento e seguire una dieta ricca di fibre;
  • Allergie: sebbene poco frequenti, possono manifestarsi dei fenomeni allergici dall’assunzione di argilla verde ventilata. Si consiglia di testare prima l’uso esterno, ad esempio con uno strato di crema sulle mani, dopodiché di berne piccoli sorsi fino a completa sicurezza;
  • Farmaci: l’argilla interagisce con l’assorbimento dei farmaci, rendendo la cura virtualmente inutile. Per questo motivo, non dovrebbe essere assunta in caso fossero in corso altri trattamenti;
  • Tipologia: per uso interno non va assolutamente utilizzata l’argilla verde pensata per la cosmesi, perché non sufficientemente raffinata affinché l’organismo la possa correttamente gestire.

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