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Coloranti naturali per il cotone: quali sono e come usarli

Da foglie, spezie e frutti derivano i migliori coloranti naturali per tingere il cotone in modo efficace e duraturo: procedure e consigli.

Coloranti naturali per il cotone: quali sono e come usarli

Fonte immagine: Pixabay

Cambiare colore agli indumenti di cotone o ai tessuti usati per arredare la casa non è un’impresa impossibile. In commercio esistono numerosi prodotti artificiali che consentono di variare la tonalità dei tessuti in modo semplice e veloce, tuttavia è sempre preferibile adottare una soluzione ecologica che prevede l’uso di coloranti di origine naturale.

Tingere i tessuti di cotone è infatti possibile grazie alle proprietà dei pigmenti ricavati da una varietà di piante, fiori e frutti usati preferibilmente freschi oppure lasciati essiccare. Anche le spezie rappresentano una risorsa per la colorazione naturale delle stoffe, tuttavia la procedura necessaria per cambiare colore al cotone, al lino o alla canapa in modo efficace e duraturo prevede una sequenza di passaggi precisi. Ecco un elenco di elementi naturali da cui trarre i coloranti necessari per tingere il cotone e le indicazioni dettagliate di tutti i passaggi.

Coloranti naturali

Curcuma

La natura è ricca di risorse utilizzabili come coloranti naturali. La scelta deve basarsi sull’effetto cromatico che si desidera ottenere, optando di volta in volta per una data pianta, una spezia o delle bacche:

  • giallo: curcuma e zafferano, cipolla, ginestra, calendula, scorza di arancia;
  • arancione: curry, frutti del fico d’India, radice di sanguinaria, melograno;
  • rosso, rosa, viola: ginestra, radice di robbia, barbabietola, karkadè, radice di tarassaco, fiori di ibisco per ottenere un rosso scuro o un viola (in questo caso si può usare anche mirtillo e cavolo nero). Per i rosa, invece, vanno bene ciliegie, amarene, fragole, lavanda e rose;
  • marrone: mallo o foglie di noce, caffè macinato, bucce e ricci di castagno, tè, avena;
  • verde: fiori di camomilla, artemisia, erba verde, ortica, salvia;
  • blu: indaco in foglie, mirtilli, more, uva rossa, foglie di guado,
  • nero e grigio: radici di iris e bacelli di carruba.

Procedura

Tintura cotone

Per ottenere una tintura ottimale e fare in modo che i nuovi colori siano coprenti e duraturi è fondamentare seguire tutti i passaggi necessari:

  • lavare preventivamente i tessuti e gli indumenti di cotone con sapone di Marsiglia e acqua calda, in modo tale da eliminare qualsiasi impurità;
  • procedere con la mordenzatura, vale a dire l’uso di mordenti specifici che le fibre di cotone devono assorbire per consentire un fissaggio del colore completo e duraturo. Si possono utilizzare allume di rocca o cremor tartaro in polvere di quantità corrispondenti rispettivamente al 20% e al 6.2% del peso del cotone asciutto. I tessuti devono essere messi a bagno in una vecchia pentola contenente la polvere descritta e l’acqua, cercando di ottenere e mantenere una temperatura elevata per circa un’ora. Gli indumenti devono essere girati regolarmente durante questo tempo, terminato il quale è necessario far freddare tutto e successivamente risciacquare con acqua fresca e pulita;
  • alla mordenzatura segue la macerazione delle foglie o degli altri vegetali da usare, da tritare e lasciare a bagno in acqua tiepida per molte ore cercando di far corrispondere il loro peso al doppio di quello dei tessuti da tingere. Trascorso questo tempo, il liquido ottenuto deve essere filtrato e rimesso sul fuoco immergendo i tessuti da colorare finché non avranno assorbito i pigmenti.

È fondamentale tenere conto di un aspetto fondamentale: il colore dell’acqua ottenuta al termine dell’intera procedura è sempre più scuro della tonalità finale che caratterizzerà il tessuto.

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