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Carbone vegetale: proprietà, benefici ed usi

Il carbone vegetale è un rimedio naturale antico per contrastare il gonfiore addominale, aiutando a digerire. Ecco cosa dobbiamo sapere prima di assumerlo.

Carbone vegetale: proprietà, benefici ed usi

Fonte immagine: Pixabay

Da che mondo è mondo, il carbone vegetale è considerato uno dei migliori rimedi naturali contro la flatulenza e contro la cattiva digestione. Ma esattamente quando e per quanto tempo si può prendere il carbone vegetale? E come viene prodotto questo particolare rimedio naturale tanto apprezzato persino dalle nostre nonne?

Le cose da sapere in merito a questo famoso rimedio naturale sono molte. Ad esempio, sapevi che il carbone vegetale viene usato, in ambito medico, per trattare l’ingestione accidentale di sostanze tossiche o velenose?

Ma scopriamo quali sono le curiosità in merito a questo rimedio tanto acclamato e diffuso e vediamo quando è il caso di assumerlo e quando, invece, sarebbe bene evitarlo.

Cos’è e come si produce il carbone vegetale?

Noto anche con il nome di “carbone attivo” o “carbone attivato”, il carbone vegetale è un prodotto che deriva dalla combustione, in assenza di ossigeno, di elementi vegetali (come legno di pioppo, salice o il guscio di noce di cocco).

Questi elementi vengono fatti riscaldare a più di 600 gradi e tale processo porta alla formazione di un carbone molto poroso, che può essere ridotto in polvere con estrema facilità. I pori fanno si che il carbone vegetale possa intrappolare le sostanze chimiche.

Per via delle sue caratteristiche, questo rimedio naturale è indicato per il trattamento di numerose condizioni che riguardano soprattutto la salute gastrointestinale. In commercio puoi trovare il carbone attivo sotto forma di capsule, polvere o compresse.

Carbone vegetale: a cosa serve?

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A cosa servono le pastiglie di carbone? Uno degli usi principali del carbone vegetale si basa proprio sulla particolare porosità di questo prodotto, che lo rende in grado di inglobare e trattenere molecole anche molto piccole. Non a caso, il carbone vegetale viene impiegato nel trattamento dei casi di avvelenamento o ingestione di sostanze tossiche. Questo però non è il solo utilizzo riservato a questo rimedio naturale.

Ad esempio, esso viene impiegato per fronteggiare diversi disturbi digestivi. Lo conosciamo come rimedio contro gonfiore e flatulenza, ma il carbone vegetale viene usato anche per trattare alcune forme di gastrite, poiché è in grado di assorbire gli acidi in eccesso.

Carbone vegetale in cucina

Inoltre, questo prodotto si è fatto largo anche in cucina, dove il carbone attivato viene impiegato come colorante alimentare nero, utile per la preparazione di ricette insolite, come quella del pane nero al carbone vegetale, della mozzarella nera o della pizza al carbone attivo.

Quali sono i benefici del carbone vegetale?

Oltre che per combattere meteorismo e imbarazzanti emanazioni di “gas”, il carbone vegetale può svolgere numerose altre funzioni molto interessanti. Vediamo quali sono gli utilizzi che non conoscevi di questo antico rimedio.

Un rimedio contro la diarrea

Il carbone attivato esercita un’azione astringente, che permette di rendere più solide le feci, aiutando a ridurre gli episodi di diarrea. Quest’ultimo è un problema che può verificarsi per le più disparate cause, per cui prima di assumere questo o un altro rimedio naturale, sarebbe sempre meglio consultare un medico, specialmente se il disturbo dovesse manifestarsi con una certa frequenza.

Combatte flatulenza e meteorismo

Avere “aria nella pancia” può comportare spiacevoli conseguenze, come la flatulenza o frequenti eruttazioni, problemi che in pubblico possono risultare molto imbarazzanti. Inoltre, il gonfiore addominale è anche difficile da sopportare, poiché potrebbe essere accompagnato da sintomi come dolore e senso di pienezza, difficoltà digestive e malessere generale.

Ebbene, il carbone vegetale può aiutarci anche stavolta. Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, questo rimedio naturale è utile per ridurre la flatulenza.

Quando si prende il carbone vegetale: prima o dopo i pasti?

Ma quando prendere il carbone generale per combattere la flatulenza? L’ideale sarebbe assumere questo prodotto per via orale un’ora prima o anche un’ora dopo il pasto. Per quanto riguarda le quantità consigliate, queste dovrebbero essere stabilite dal medico.

Un rimedio naturale contro l’alito cattivo

Spesso l’attenta igiene orale non basta per eliminare il problema dell’alito cattivo. A volte, alla base di questo disturbo, vi sono difficoltà digestive e altre possibili condizioni. Il carbone vegetale può però venire in nostro soccorso. Questo prodotto è infatti in grado di trattenere nei suoi pori i germi e i batteri che causano l’alitosi.

Naturalmente bisogna ricordare che il carbone attivo allevia il sintomo, ma non può curare il problema alla base, per cui se soffri spesso di alitosi probabilmente è giunto il momento di parlarne con il medico.

Aiuta a prevenire i postumi della sbornia

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Se hai bevuto troppo, potresti ridurre i postumi della sbornia (il cosiddetto “hangover“)  grazie al carbone vegetale. Quest’ultimo è considerato un rimedio utile, sebbene in realtà non vi sia alcuna prova scientifica a sostegno della sua efficacia.

Riduce i livelli del colesterolo cattivo

Di recente si è scoperto che il carbone attivo potrebbe limitare l’assorbimento del colesterolo cattivo, proteggendo di conseguenza la salute cardiovascolare e riducendo il rischio di infarto e ictus.

Quando non prendere il carbone vegetale?

Il carbone vegetale è un prodotto talmente diffuso da essere venduto ovunque, nei supermercati, in erboristeria e in farmacia. Nonostante si tratti di un rimedio naturale, bisogna però tenere a mente che anche il carbone attivo può avere delle controindicazioni o degli effetti indesiderati.

In particolar modo, il carbone vegetale potrebbe interferire con l’assunzione di alcuni farmaci, o potrebbe anche non essere adatto per chi soffre di alcune condizioni mediche.

Per questo motivo, l’utilizzo di questo, come di ogni altro rimedio naturale, dovrebbe avvenire solo dietro consiglio del medico.

Per quanto tempo si può prendere il carbone vegetale?

Abbiamo visto che il prodotto può essere assunto un’ora prima o un’ora dopo i pasti. In generale, il carbone attivato dovrebbe essere consumato lontano dai pasti e, soprattutto, non in concomitanza con l’assunzione di farmaci, poiché potrebbe comprometterne l’assorbimento e quindi influire sulla loro efficacia.

Il rimedio andrebbe assunto per non più di 6-7 giorni consecutivi.

Carbone vegetale: controindicazioni

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A questo punto non ci sono dubbi: in caso di flatulenza, diarrea, meteorismo e persino in caso di alitosi e sbornia, il carbone vegetale può venire in nostro aiuto in modo semplice e naturale. Tuttavia, come abbiamo accennato, sebbene si tratti di un rimedio, per l’appunto, naturale, non bisogna cadere nell’errore di credere che possa essere assunto da tutti e in ogni momento della vita.

Anche il carbone attivato può infatti avere delle controindicazioni. Generalmente ben tollerato, questo rimedio non rappresenta sempre la soluzione più adeguata. La sua assunzione, specialmente se in concomitanza con i pasti, potrebbe infatti trattenere i principi nutritivi dei cibi assunti. Inoltre, come accennato, il carbone attivato potrebbe interferire con l’azione di alcuni farmaci e trattamenti, come ad esempio:

  • Antibiotici
  • Antiacidi
  • Farmaci inibitori della pompa protonica.

Ciò potrebbe causare una riduzione dell’efficacia di quei determinati trattamenti.

Il carbone attivo non dovrebbe essere assunto inoltre in caso di blocco intestinale, appendicite e condizioni occlusive di stomaco e intestino. L’assunzione di questo rimedio andrebbe evitata durante la gravidanza e l’allattamento, a meno che non sia proprio il medico a consigliarla. Infine, il prodotto non dovrebbe essere somministrato ai bambini.

Carbone vegetale e stitichezza

Il carbone attivo causa stitichezza? Uno degli effetti indesiderati causati da questo rimedio potrebbe essere proprio la costipazione, unito a un altro effetto che potrebbe destare molta paura e cioè l’evacuazione di feci molto scure. Niente paura, perché il colore, in questo caso, non indica la presenza di un problema di salute. Si tratta solamente di una reazione fisiologica e del tutto normale dovuta al tono intenso del carbone.

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