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Cani di taglia media vietati sui bus di Trieste

Divieto d'ingresso sui bus di Trieste per i cani di taglia media: il Tar ha dato ragione a Trieste Trasporti contro il regolamento della Provincia.

Cani di taglia media vietati sui bus di Trieste

Il Tar ha posto il veto assecondando la richiesta di Trieste Trasporti: i cani di taglia media saranno vietati sui bus. L’azienda trasporti locale aveva fatto ricorso contro il regolamento della Provincia, che permetteva l’ingresso in vettura di questi esemplari. Il provvedimento consentiva di salire a bordo con l’animale provvisto di museruola, guinzaglio e nella parte posteriore della vettura. Ma la decisione provinciale ha incontrato l’opposizione dell’azienda triestina, che si è battuta fino alla fine per impedirne l’accesso.

Una scelta anomala quella di Trieste, che contrasta con il trend attuale molto in voga nelle altre città dello Stivale. I cani di taglia media possono accedere da tempo a mezzi di trasporto di superficie e non, accompagnando i proprietari nei giri quotidiani per le città. Invece la città del Nord asseconda il divieto di Trieste Trasporti, ottenendo conferma definitiva dal Tar. Secondo la società, la presenza di un cane di media taglia implicherebbe costi maggiori e turni di pulizia diversi, di conseguenza un addestramento specifico per il personale incaricato.

Quindi rischi per l’utenza come anziani e bambini, magari legati ad allergie o paura nei confronti dei quadrupedi. Non solo: l’azienda trasporti ha preso in considerazione anche il punto di vista dell’animale, costretto a salire su un bus affollato e quindi stipato di gente. Un pericolo per il cane stesso che, sempre secondo la società, avrebbe potuto produrre reazioni improvvise e pericolose. Secondo la sentenza del Tar, l’Amministrazione provinciale non ha adeguatamente tenuto conto:

delle esigenze delle fasce deboli dell’utenza […] considerando che i cani di media taglia, che non possono essere trasportati in gabbie o contenitori, si troverebbero a contatto con gli altri passeggeri.

Non risulterebbero sufficienti quindi museruole e guinzaglio:

a tutelare l’incolumità degli utenti potendosi ben dare il caso che il cane possa sfuggire al controllo di chi ne ha la custodia e comunque far cadere o ferire o ancora spaventare gli altri trasportati.

Una decisione legittima che potrebbe scatenare il malcontento tra i possessori di cani a Trieste, già costretti a condurre i loro amici di taglia mini in adeguati trasportini.

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